Invecchiamento cutaneo: il naturale declino della pelle
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Si sente spesso parlare di invecchiamento cutaneo, anche i non addetti ai lavori o appassionati di biologia ed estetica hanno sentito almeno una volta quest’espressione. Le pubblicità in televisione o in radio suggeriscono in continuazione nuovi prodotti per rallentarlo e contrastarlo. Ma cos’è effettivamente il temibile invecchiamento cutaneo? In realtà, è la cosa più naturale al mondo. È il processo biologico ineluttabile di graduale declino e deterioramento della pelle, strettamente legato alla senescenza. In pratica, con il passare degli anni la nostra pelle invecchia con noi. Questo processo inizia intorno ai 25 anni per le donne e intorno ai 30 anni per gli uomini.
Tutto qui dunque, bisogna rassegnarsi e prenderla con filosofia? Assolutamente no. È molto importante innanzitutto la prevenzione, perché ci sono diversi fattori che possono velocizzare l’invecchiamento della pelle. Infatti, tolto il patrimonio genetico (invecchiamento cutaneo intrinseco), esistono fattori esterni (invecchiamento cutaneo estrinseco) come il photoaging, l’invecchiamento dovuto ai danni delle radiazioni UV. Fortunatamente però, esistono anche trattamenti come la Radiofrequenza, il Veicolatore Transdermico e la Radio CRV in grado di rallentare l’invecchiamento della cute.
Cosa è l’invecchiamento cutaneo
La pelle umana è composta da tre strati differenti: ipoderma, derma ed epidermide. Il primo è il più profondo, collegato a muscoli e organi, mentre l’ultimo è il più superficiale. L’epidermide a sua volta è composta da diversi strati, l’ultimo dei quali è lo strato corneo che, insieme al film-idrolipidico, funge da barriera protettiva. Lo strato corneo è composto principalmente da cellule morte ricche di cheratina, mentre il film idrolipidico è una sottile pellicola formata da acqua e lipidi. Con l’avanzare dell’età, in tutti questi diversi strati si creano una serie di deficit e scompensi metabolici che determinano dei cambiamenti della struttura e dell’aspetto della pelle.
Ipoderma
Lo strato più profondo della pelle viene anche chiamato tessuto sottocutaneo adiposo, in quanto è ricco di adipociti (“cellule di grasso”). L’effetto maggiore che l’invecchiamento cutaneo genera nell’ipoderma è una riduzione di volume degli adipociti e del tessuto adiposo, con conseguente assottigliamento dell’ipoderma stesso.
Derma
Nello strato mediano gli effetti dell’invecchiamento cutaneo iniziano ad essere più evidenti e significativi. Questo è dovuto al fatto che proprio nel derma si trova la maggior parte dei fibroblasti, le cellule che hanno il compito di produrre collagene ed elastina. Con il passare degli anni il numero dei fibroblasti diminuisce gradualmente, così come la produzione delle due proteine che determinano la compattezza e l’elasticità della pelle. In contemporanea, le fibre elastiche e di collagene già formate iniziano a degradarsi più velocemente, la struttura della pelle viene indebolita e inizia a cedere e perdere sostegno. Come nel caso dell’ipoderma, anche il derma inizia a perdere volume e assottigliarsi. Compaiono così rughe più o meno profonde e iniziano ad esserci zone che presentano lassità cutanee, come ad esempio il doppio mento.
Epidermide
Lo strato più superficiale della pelle è quello dove l’invecchiamento cutaneo ha gli effetti maggiormente visibili ed è strettamente legato all’invecchiamento del derma. Le cellule della pelle nascono infatti nella membrana basale che è situata tra derma ed epidermide. Lentamente diventano mature e funzionali e migrano in superficie, fino a diventare cellule cheratinizzate prive di vita, entrando così a far parte dello strato corneo. Col passare degli anni questo processo fisiologico non avviene più con la stessa efficienza e velocità a causa di una diminuzione di capacità di proliferazione delle cellule. Il risultato è un’epidermide più sottile e meno elastica. Inoltre, col tempo la cute inizia a perdere la sua capacità di trattenere acqua e il film idrolipidico viene intaccato. Lo strato corneo e in generale l’epidermide risultano così gradualmente sempre più secchi e disidratati e le rughe diventano più evidenti e profonde.
In contemporanea anche tutti gli annessi cutanei subiscono delle alterazioni. Le ghiandole sebacee diminuiscono la loro produzione di sebo, diminuisce l’attività pilo-genetica dei bulbi piliferi (con conseguente calvizie) e i vasi sanguigni diventano sempre più sottili e fragili. Gli stessi vasi sono anche resi più visibili a causa dell’assottigliamento della pelle e può comparire così la couperose.
Cause dell’invecchiamento cutaneo
Come accennato precedentemente, le cause dell’invecchiamento cutaneo sono divise in due categorie a seconda dell’origine esterna o interna all’organismo. L’invecchiamento cutaneo intrinseco è strettamente legato all’invecchiamento in generale e al passare del tempo. Viene definito anche chronoaging. I fattori intrinseci di invecchiamento sono principalmente la produzione ormonale, il patrimonio genetico e il rallentamento di tutti i processi biologici e metabolici dell’organismo umano.
L’invecchiamento cutaneo estrinseco invece è indipendente dall’età, ma è legato a tutti quei fattori esterni all’organismo che aggrediscono la pelle. I raggi ultravioletti sono sicuramente quelli che influiscono maggiormente, causando l’invecchiamento definito photoaging. L’esposizione ai raggi UV a lungo andare causa una serie di eventi biologici, come stress ossidativo e aumento di attività delle metalloproteasi, che si traducono in danni della cute. Questi danni possono essere rapidi e acuti, come eritemi solari o iperpigmentazione, oppure cronici, come le rughe e (nei casi peggiori) i melanomi. Sebbene i raggi UVB siano quelli con il potenziale dannoso maggiore, i raggi UVA sono più pericolosi a causa della loro maggiore quantità. Inoltre, mentre l’intensità dei raggi UVB che raggiungono la superficie terrestre è influenzata da diversi fattori come la stagione, l’ora, la latitudine e l’altitudine, quella dei raggi UVA rimane costante durante tutto l’anno. Per questo motivo la protezione solare andrebbe applicata sempre prima dell’esposizione solare e non solo nei mesi più caldi. Gli effetti dei raggi solari sulla pelle sono macchie più o meno estese causate dall’iperpigmentazione, un’accentuazione delle rughe d’espressione e la formazione di rughe attiniche.
Un altro fattore esterno di invecchiamento cutaneo è l’inquinamento. Le microparticelle o PM10 (PM 2,5 ancora più piccole) di cui si sente spesso parlare nelle nostre città durante i blocchi del traffico, sono molto pericolose per la pelle. Essendo infatti incredibilmente piccole possono essere assorbite dalla cute e dalle cellule e causare molti danni. Colpiscono il collagene e l’elastina causandone una degradazione precoce, provocano disidratazione e infiammazione dei tessuti.
Il fumo rappresenta un altro fattore di invecchiamento da non sottovalutare. Sebbene infatti siano ben noti i danni ai polmoni e al sistema cardiovascolare, non tutti sono a conoscenza dei danni a livello cutaneo. Il fumo infatti causa una degenerazione precoce dei tessuti, un rilascio di radicali liberi e un cambiamento cromatico della pelle che appare spenta e meno luminosa. Inoltre, il gesto ripetuto dai fumatori durante la suzione della sigaretta è responsabile della formazione delle rughe del contorno labbra note come “codice a barre”. Stesso discorso per l’alcool, oltre ad avere effetti devastanti su fegato e altri organi è anche responsabile della disidratazione della pelle e della comparsa di inestetismi come la couperose.
Come rallentare l’invecchiamento cutaneo
Come facilmente intuibile visto quanto scritto finora, la prevenzione ha un ruolo fondamentale nel rallentare l’invecchiamento cutaneo. Ecco alcuni semplici accorgimenti che possono fare la differenza:
- Applica la crema solare durante tutto l’anno, soprattutto su mani e viso che sono le parti maggiormente esposte.
- Smetti di fumare ed evita gli alcolici.
- Utilizza cosmetici professionali adatti alla tua pelle
- Mantieni un diario alimentare equilibrato con una buona quantità di frutta e verdura, fonti naturali di anti-ossidanti.
- Evita o riduci al minimo l’utilizzo di lampade e lettini abbronzanti.
- Bevi molta acqua (2L al giorno) e mantieni la pelle idratata.
Nei nostri Centri di Estetica Avanzata offriamo diversi trattamenti per contrastare l’invecchiamento cutaneo nelle sue molteplici forme. Tre apparecchiature con le quali stiamo ottenendo molte soddisfazioni al momento sono la Radiofrequenza, il Veicolatore Transdermico e la Radio CRV.
La Radiofrequenza utilizza le onde elettromagnetiche per sviluppare un calore endogeno negli strati più profondi della pelle. Generando calore in profondità, si riesce ad ottenere in superficie un effetto lifting , dovuto all’accorciamento delle fibre di collagene e alla stimolazione dei fibroblasti al fine di produrne di nuovo.
Il Veicolate Transdermico genera dei bio-impulsi controllati che aprono i pori della pelle, attraverso i quali le sostanze attive riescono ad essere portate in profondità. In pratica è un’iniezione senza l’utilizzo di aghi. A seconda delle sostanze veicolate, come acido ialuronico, deanolo o vitamina C, si può andare a diminuire e contrastare in maniera mirata le rughe, le iperpigmentazioni e le macchie solari.
La Radio CRV combina entrambe queste tecnologie e implementa anche un bioimpedenziometro, un misuratore in grado di far erogare all’apparecchiatura sempre la quantità ottimale di energia, cioè non più di quella che il corpo può immagazzinare. È un’apparecchiatura molto efficace per contrastare l’invecchiamento cutaneo e attenuare le rughe.
Il trattamento migliore e l’eventuale numero di sedute vengono sempre valutati dalle nostre Beauty Manager in fase di consulenza d’immagine, il vero valore aggiunto dei nostri centri. I programmi vengono infatti studiati e creati su misura per le esigenze specifiche di ogni persona. Compila il form sottostante per prenotare la tua consulenza gratuita!
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